Le rate del condominio non si possono abbassare in base al reddito perché le spese condominiali sono calcolate in base ai millesimi di proprietà e ai consumi effettivi, non alla situazione economica dei singoli proprietari

Ecco le principali ragioni:

Criteri oggettivi e trasparenti La ripartizione delle spese si basa su criteri stabiliti dal codice civile e dal regolamento condominiale, che prevedono una divisione equa basata sui millesimi di proprietà o sull’uso effettivo delle parti comuni.

Nessun criterio di equità sociale previsto Il condominio non è un ente pubblico e non ha strumenti per valutare o gestire il reddito dei singoli condomini. Un criterio basato sul reddito introdurrebbe problemi di privacy e gestione.

Obblighi di pagamento per tutti Le spese condominiali coprono costi necessari (manutenzione, pulizia, riscaldamento, amministrazione, ecc.). Se alcuni pagassero di meno, gli altri dovrebbero compensare la differenza, creando ingiustizie tra condomini.

Le sanzioni per chi alimenta i piccioni L’ordinanza comunale prevede multe per chiunque venga sorpreso a dare cibo ai piccioni nei condomini. Il Comune di Pisa promuove campagne di sensibilizzazione per informare i cittadini sull’importanza di rispettare questa norma. Oltre alla sanzione economica, i condomini possono adottare regolamenti interni per vietare esplicitamente l’alimentazione dei piccioni negli spazi comuni.

Possibili agevolazioni alternative Chi ha difficoltà economiche può accedere ad aiuti pubblici (ad esempio, il Bonus sociale per luce e gas) o cercare soluzioni con l’amministratore e l’assemblea, come rateizzazioni o fondi di solidarietà condominiali.

Cordiali saluti
Matteo Pasquini